8 luglio 2024
PRIMO ANNO DI VITA DEL
PARKTRAITS PROJECT
PARKINSON’S PORTRAITS
8 luglio 2023 – 8 luglio 2024
G. Regnani, #Parktraits 8 luglio 2023 – 8 luglio 2024
Il Parktraits project Parkinson’s portraits, avviato l’8 luglio 2023, con il patrocinio dell’Associazione culturale no-profit FINE (Fotografia e Incontri con le Nuove Espressioni), l’8/7/2024 compie il suo primo anno di vita.
Questo innovativo progetto-pilota sperimentale, multimediale, “esportabile”, indipendente e autofinanziato, è già stato presentato il 25 novembre 2023, nel corso della Giornata Nazionale del Parkinson, alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, su invito della dott.ssa Carla Piano e della prof.ssa Anna Rita Bentivoglio, Responsabile UOS Disturbi del movimento, Dipartimento di Neuroscienze, e l’11 aprile 2024, in occasione della Giornata Mondiale del Parkinson, al Teatro Salone Margherita di Roma.
In quest’ultima occasione, con il supporto della Banca d’Italia, si è svolto anche il convegno intitolato “Arte e Parkinson – La cura del benessere nella Malattia” (per ulteriori informazioni vedi i relativi link in fondo).
E, prima ancora, nel corso dell’intervista del 19 agosto 2023 realizzata da Massimiliano Iachini, Presidente A.I.G.P. (Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani) e voce storica di Radio Parkies Italia a Gerardo Regnani, autore del racconto multimediale intitolato “Pærson e la veridizione – Un racconto non proprio (ir)reale tra Fotografia, Parkinson e Semiotica”, estratto dalla raccolta “Parktraits stories”, frazione preminentemente narrativa e testuale del “Parktraits project Parkinson’s portraits”.
E, ancora, a metà Ottobre 2023, nell’ambito della rassegna “Ingresso libero”, nella cornice particolare e unica dei “Sassi” di Matera, è stata infatti anche realizzata la prima mostra informale diffusa del Parktraits project Parkinson’s portraits, intitolata: “Un Mondo aperto”. Un evento informale nel corso del quale una nutrita selezione delle opere della raccolta dei “ri-tratti” realizzati per il progetto Parktraits, rispettando gli ambienti ospitanti, è stata proposta informalmente, in forme e momenti diversi, nel corso di piú sessioni itineranti tra i “Sassi”.
Ma perché i Sassi?
Sassi antichi, con il loro fascino dolente. Testimonianza universale di resistenza e di resilienza. Matera, perché – come è spesso anche il percorso della Malattia – è un costeggiare un precipizio e, insieme, un eterno esempio di incessante radicamento alla Vita. Matera, con i suoi Sassi, come metafora, dunque, dell’Umano e dell’Esistenza.
Ma che cos’è il Parktraits project Parkinson’s portraits e quali sono le sue finalità?
Il Parktraits project è dedicato alle persone con la Malattia di Parkinson e a tutti coloro che gli sono vicini: caregivers, familiari, amici, personale sanitario, associazioni dei pazienti, etc.
Il progetto è stato ideato da Gerardo Regnani per far conoscere meglio la Malattia di Parkinson.
La sua essenza risiede in una raccolta di selfie e di ritratti fotografici reinterpretati con lo stile distintivo della “Pop Art”.
La prima fase del progetto ha portato alla realizzazione 104 “ri–tratti” fotografici.
Grazie, dunque, a chi ci ha già “messo la faccia”!
Aiutiamo ora il Parktraits project a trovare altre sedi espositive dove esporre i “ri-tratti”.
Ma perché la Pop Art?
La Pop Art, emersa nella seconda metà del XX secolo, ha rivoluzionato la storia dell’Arte contemporanea, abbracciando la cultura popolare e di massa.
La sua filosofia “sovversiva” ha reso l’Arte accessibile a tutti, trasformando oggetti comuni in opere d’arte.
Attraverso colori vivaci, tecniche di stampa serigrafica e collage, ha riflesso la società di massa e criticato la superficialità della cultura dei consumi.
Elementi simili caratterizzano anche questo progetto.
E perché la Fotografia?
La Fotografia, come diceva il semiologo francese Roland Bart, è un “certificato di presenza”.
“Pietrifica” la presenza di un’assenza con uno sguardo di Medusa, diventando anche una metafora della sorte biologica che tutti affrontiamo.
Rappresenta un monito e un baluardo contro l’oblio, sfidando la sorte attraverso la creazione di documenti visivi.
La Fotografia diventa un’arte per preservare il passato, conservare la memoria e attestare che qualcosa, da qualche parte, in un dato momento: “è stato”.
Nella forma del ritratto, per gli aspetti d’interesse per il progetto, diventa anche un catalizzatore della memoria, una traccia della Malattia, della sofferenza e della resilienza delle persone ritratte.
Il selfie è un prodotto di confine, interagendo tra il mondo interno e quello esterno della persona ritratta.
Questa interrelazione sottolinea la capacità della Fotografia di creare connessioni e relazioni, diventando un riflesso della società.
La Fotografia, anche nell’apparente banalità di un selfie, è sempre un atto politico, isolando qualcuno da un contesto e interrompendo il flusso degli eventi.
Agisce come strumento di difesa e offesa, un ponte per condividere emozioni e relazioni tra sé stessi e il mondo circostante.
Il progetto nasce anch’esso come un atto politico, dando voce a chi condivide quotidianamente la propria esperienza – diretta e/o indiretta – con la Malattia di Parkinson.
I ri-tratti diventano una testimonianza diretta, una forma di autorappresentazione della dialettica con la malattia, un “metterci la faccia”, seguendo gli stilemi sovversivi della Pop Art.
Il progetto tende, anche così, a ridurre le distanze, le resistenze e lo stigma talora associati al “morbo” di Parkinson (un termine particolarmente odioso, inappropriato ed escludente ancora molto diffuso, anche in ambienti dove meno te lo aspetteresti…)
Ogni ri-tratto, oltre a essere segno di resistenza e di resilienza, trasforma il racconto visuale della Malattia in un’opportunità per una maggiore empatia, condivisione e inclusione.
Ai ri-tratti si affiancano anche le “Parktraits stories”, con l’intento di creare un tessuto narrativo maggiormente empatico, grazie al contributo delle immagini e delle testimonianze personali.
La Fotografia, semplificando ancora il pensiero di Roland Barthes, è inoltre anche un mezzo per condensare tempo e reale. Barthes, nel suo libro “La Camera Chiara”, descrive infatti la Fotografia come uno strumento che conferisce una sorta di immortalità alla persona ritratta.
Il Parktraits project utilizza quindi il ri-tratto fotografico per rappresentare l’individualità e l’unicità, in particolare (ma non solo), delle persone con la Malattia di Parkinson e di tutte quelle che gli sono vicine, cercando di renderne visibile ciò che spesso può risultare poco o persino invisibile nella quotidianità.
L’adozione degli stilemi della Pop Art per i “ri-tratti” può inoltre aiutare a rendere più “accessibili” le immagini e, si spera, anche meno distanti le persone che vi sono raffigurate. Gli stilemi della Pop Art, con i loro colori vivaci e i riferimenti ai temi della cultura popolare e di massa, vorrebbero quindi facilitare un’interazione più “leggera”, ma non meno profonda, dei protagonisti dei ri-tratti con chi li osserva, permettendo di comunicare e condividere la complessità della Malattia di Parkinson, anche in modo più immediato e, non ultimo e per quanto possibile, magari meno “respingente”.
Evoluzioni Future:
Le possibili linee evolutive del Parktraits project potrebbero (tra l’altro) includere, a puro titolo esemplificativo:
1. **Espansione internazionale**: Mostre e collaborazioni anche con istituzioni estere.
2. **Multimedia**: Ulteriore integrazione di video, audio e realtà virtuale.
3. **Interattività**: Piattaforme online per la partecipazione attiva del pubblico.
4. **Ricerca scientifica**: Collaborazioni con centri di ricerca anche per studiare l’impatto terapeutico dell’Arte.
5. **Educazione e sensibilizzazione**: Programmi educativi per scuole e università.
**Coming soon**:
Quest’estate, il Parktraits project sarà ospitato anche in Francia, segnando un’altra tappa importante nel suo percorso.
I dettagli dell’iniziativa saranno presto resi disponibili, confermando così l’accoglienza calorosa che il progetto ha ricevuto anche all’estero.
Grazie per il sostegno e la condivisione.
ART vs Parkinson’s too!*
Roma, 13 giugno 2024
—
Per maggiori dettagli e aggiornamenti, visita il blog ufficiale di Gerardo Regnani:
https://gerardo-regnani.myblog.it
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Video del Convegno
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“ARTE E PARKINSON
La cura del benessere nella Malattia”
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Roma, 11 aprile 2024
Giornata Mondiale del Parkinson
Con il supporto della Banca d’Italia
*Coautore: Chat GPT