IL PRANZO DI NATALE
di Patrizia Baú
G. Regnani, The Lost Forest, 2023
IL PRANZO DI NATALE
La mia storia inizia durante il pranzo di Natale del 2021.
Eravamo a tavola nel nostro ristorante preferito quando, ad un certo punto, senza un perché, dico a mio marito: “Io mi sento strana, ho qualcosa che non va, ne sono sicura…!
Da lì in avanti ebbi altri segnali come, ad esempio, i vicini di casa che mi chiedevano perché camminassi in quello strano modo, se per caso avessi mal di schiena…
Ma io non avevo mal di schiena e non mi accorgevo nemmeno di camminare male…
Poi la lentezza nel fare le cose, dopodiché mia figlia sedicenne ha iniziato scherzosamente a chiamarmi lumachina…
Da qui la decisione di andare da un neurologo anche perché non riuscivo neanche più a firmare bene ed era iniziato il tremore…
Finita la visita la dottoressa in questione sentenzia che sicuramente non ho nulla che sono troppo ansiosa e che probabilmente si tratta di depressione ma io sapevo che non ero depressa e rifiuto categoricamente la prescrizione di antidepressivi, cosa che viene segnalata sul referto…
Per accontentarmi mi prescrive una risonanza che, ovviamente, non evidenzia problemi di sorta…
Tempo dopo, continuando a stare male, un giorno rimango bloccata per la strada…
Mi faccio accompagnare al pronto soccorso e, anche lì, mi dicono che sono troppo ansiosa e che è un problema di depressione…
Mi prescrivono [omissis] e mi mandano a casa, arrabbiata come non mai…
Da quel momento, per più di un anno, non sono più voluta andare da dei dottori, finché i miei familiari, vedendo che peggioravo, mi hanno costretta ad andare da un altro neurologo che, appena mi ha vista entrare nel suo studio, mi ha diagnosticato il Parkinson.
Avevo 49 anni.
Tuttavia, per avere la certezza mi ha prescritto un Dat scan che non ha dato via di scampo…
Intanto, io non camminavo quasi più…
Con la cura ho iniziato a stare subito meglio e intanto ho contattato subito l’associazione Parkinson della mia zona, i “Tremolini”, che, con il sostegno della diaconia valdese e delle offerte, ci permette di partecipare a varie attività quali: ginnastica adattata, danza terapia e movimento…
Una cosa della quale sono convinta è che non bisogna né isolarsi né vergognarsi di avere questa malattia.
Bisogna, invece, confrontarsi e condividere…
Per questa ragione partecipo a tutte le iniziative che mi ispirano, come, ad esempio, quella dei ritratti realizzati per il Progetto Parktraits e quella di scrivere e pubblicare la mia storia…
È decisamente dura vivere con il Parkinson, ma, insieme, ci si sente meno soli…
Un grande abbraccio a tutti,
Patrizia Baú
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English version
CHRISTMAS LUNCH
IL PRANZO DI NATALE / CHRISTMAS LUNCH (Parktraits stories)ultima modifica: 2023-11-12T11:25:11+01:00da
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Mi piace la tua storia, ci sono alcuni punti in comune.
Nel mio caso, non so se mi sono isolata perché all’inizio della malattia, oppure se l’isolamento sia stato un segnale della malattia. Invece, abbiamo tutti bisogno di stare insieme.