Giornata Mondiale Parkinson
Arte e Parkinson
La cura del benessere nella malattia
incontro/convegno
con il supporto della Banca d’Italia
“Parktraits project – Parkinson’s portraits”
I “ri-tratti” fotografici del
Parktraits project (video-presentazione)
Parktraits project (video-presentazione)
G. Regnani, #Parktraits_0 2023-2024
Gallery
https://gerardo-regnani.myblog.it/2023/07/08/parktraits-parkinson-portraits/
G. Regnani, #Parktraits_0 2023-2024 (gallery, selezione)
Gallery (completa)
https://gerardo-regnani.myblog.it/2023/07/08/parktraits-parkinson-portraits/
Parktraits project info
https://gerardo-regnani.myblog.it/2023/08/31/5571545/
Parktraits project (video, presentazione)
Parktraits project (video, presentazione)
Parktraits stories
https://gerardo-regnani.myblog.it/2023/09/02/5571579/
#parktraits (Instagram)
@parktraits (FB)
Contatti
parktraits.parkinsonportraits@gmail.com
Per far conoscere meglio la Malattia di Parkinson, parlandone in modo apparentemente più “leggero”, l’11/04/2024, in occasione della Giornata Mondiale del Parkinson, sono stati organizzati l’incontro/convegno “Arte e Parkinson – La cura del benessere nella malattia” e la mostra di fotografia “Parktraits project – Parkinson’s portraits”.
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11-04-2024 ROMA
Convegno “ARTE E PARKINSON
La cura del benessere nella malattia”
e mostra dei “ri-tratti” del “PARKTRAITS project
Parkinson’s portraits”
Teatro Salone Margherita Roma
con il supporto della Banca d’Italia
A nome dell’Associazione culturale FINE (Fotografia e Incontri con le Nuove Espressioni) desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa duplice iniziativa presso il prestigioso teatro.
Un ringraziamento speciale va alla Banca d’Italia per la fiducia, l’impegno e il sostegno a questa duplice iniziativa di sensibilizzazione sulla Malattia di Parkinson.
Voglio anche ringraziare tutti i partecipanti che hanno contribuito con il loro interesse, il loro coinvolgimento e la loro partecipazione attiva al buon esito dell’evento.
È stata un’emozione incredibile vedere così tante persone unite da un comune desiderio di condividere e sostenere questa iniziativa di sensibilizzazione.
Un grazie particolare va a tutti coloro che, anche dietro le quinte, hanno contribuito alla realizzazione della mostra e del convegno, dedicando il loro tempo, la loro energia e le loro competenze per assicurare il successo dell’evento. Non ultimi, i relatori e gli ospiti del convegno.
Grazie ancora.
Un caro saluto a tutte/i.
Gerardo Regnani
https://website.fine-associazioneculturale.it/
https://gerardo-regnani.myblog.it/2024/04/02/5572295/
#parktraits
@parktraits
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Riferimenti:
Programma del convegno
Presentazione del
“Parktraits project
Parkinson’s portraits”
di Gerardo Regnani
“Un profilo socio-demografico-culturale della Malattia di Parkinson”
di Francesco Truglia
Primo Ricercatore Istat
“Parkinson, l’arte come terapia”
di Giancarlo Santoni
Psicologo Clinico
Psicoterapeuta dell’età evolutiva
SIPEA – Società Italiana di Psicologia
Educazione e Artiterapie Onlus
“Gli interventi complementari nella cura del Parkinson”
di Nicola Modugno
Parkin zone Onlus
Neurologo presso l’Ospedale Neuromed di Pozzilli (IS)
Presentazione del docufilm
“Non smetteremo mai di sognare”
realizzato dall’Associazione Parkinson&Sport a cura di Marco Ramelli e Jay Ferreira
Associazione ParkinsOnMove APS
“Bradù, le vignette di un bradipo filosofo, ‘degenerato’ come il suo autore”
di Massimo Crucitti
dalla raccolta
“Diversi disturbi
disturbi diversi”
di Gerardo Regnani
a cura di Pino Grossi, attore e regista
Moderatore
Andrea D’Ortenzio, Giornalista Ansa
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PARKTRAITS project
Parkinson’s portraits
(presentazione video del progetto)
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GLOSSARIUHM
https://youtube.com/shorts/RbYXPtZY6rg
Ogni suono ha un forte potere evocativo. Così ogni fonema, ogni parola ne ha. Il potere evocativo di una parola diviene insieme, sistema, in un vocabolario, cosi come in un glossario. Un insieme evocativo ancor più particolare e sensibile se è legato alla sofferenza, al dolore, ad una malattia. In esso risiede una capacità di suscitare una gamma complessa di emozioni, di ricordi e di associazioni che emergono inarrestabili nei lettori/spettatori. Le parole di un glossario possono quindi rievocare sintomi, terapie, così come esperienze emotive, battaglie quotidiane e interi vissuti personali legati al decorso della malattia. Quando questi termini, queste parole così evocative divengono narrazione, anche apparentemente più “leggera”, ad esempio in una mostra o altri media, divengono sintesi tangibile, simboli riassuntivi di un’esperienza di sofferenza e di una fragilità condivisa, permettendo a chi guarda di “immergersi” nella dimensione drammatica e complessa della malattia. In questo modo, il glossario diviene un’opera concettuale, uno strumento espressivo di sensibilizzazione, di empatia e di condivisione del cammino doloroso delle persone che ne portano i segni.
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